SPETTACOLI
Ca’ Mea
A “Ca’ Mea” ci sono parole che incontrano immagini, che a loro volta si modellano attraverso il corpo e le personalità delle loro eccentriche abitanti.
Tre donne, con tre sedie che si smontano e si rimontano un po’ come la loro relazione, Agnese, Gaia e Alessandra si raccontano così: cercando con insistenza di stare in equilibrio su oggetti che le respingono in una casa che non è una casa.
Le verticali, una grande sfera, un filo teso diventeranno le fondamenta per costruire Ca’ mea o forse ca’ tua o ca’ sua. Sicuramente un luogo in cui puoi trovare uno spazio anche tu.
Uno spettacolo divertente, intimo e familiare adatto ad ogni tipo di pubblico.
Durata:
Per Palchi, Teatri e Chapiteau – 50 minuti
Per Festival all’aperto e Festival di strada – 30 minuti
Interpreti:
Agnese Valentini – Gaia Cafaggi – Alessandra Ricci
Occhio esterno:
Clio Gaudenzi

L’equilibrio…
una lotta accanita
di sforzi…
…inutili
PERFORMANCE

La Sfera
Gaia Cafaggi – Durata 6′
Una persona bassa, una palla grande: Gaia e Sfera.
Questo è un gioco ed è fra un oggetto e una persona, una ricerca curiosa.
Gaia cerca, ma cosa cerca?
Un divertente gioco di controllo fra l’oggetto e la persona: è Gaia o la sfera a decidere dove andare?
Questo non è chiaro nemmeno a loro e forse non lo sarà mai.
Sembra una relazione complessa la loro, ma chissà, forse il segreto è proprio quello, la risposta sta nel mezzo, come nei più comuni rapporti.
Ed è qui, fra tecnica, dialoghi, evoluzioni e movimenti delicati che Gaia e Sfera troveranno il loro equilibrio e continueranno il loro gioco di ricerca.

Facciamo che …oggi è il mio compleanno!
Filo Teso
Agnese Valentini – Durata 6′
Spesso si paragona il funambolo ad una situazione precaria, instabile e rischiosa. Agnese al contrario su quel filo si sente a casa e questo è quello che proverà a passare al pubblico, tra evoluzioni e piroette su un filo, passo dopo passo capovolgerà i vostri sentimenti. La durezza del ferro si unirà alla morbidezza del movimento per un ballo a due tra un filo e una filferrista...


Alves
Agnese Valentini – Durata 6′
Work in progress – Progetto di residenza
Alves era il nome della proprietaria del manichino che ho comprato, un oggetto vecchio che occupava una cantina da liberare. Ho cercato un manichino perché avevo bisogno di parlare di una donna che non ha più un corpo dove abitare. Quindi perché non unire queste due storie e farne nascere una nuova?
Alves è un’idea ancora embrionale che comprende tre soggetti: io, un manichino da sarta e un filo teso e vuole scoprire il rapporto che può nascere tra di loro e tra i loro passati. Le cause di questa idea sono tante, e tra queste indagare come un oggetto inanimato può relazionarsi con un essere animato. Io sono il contenitore delle varie storie, che voglio raccontare attraverso il corpo, l’equilibrismo è quel punto di fragilità, di lotta e di ricerca che mi aiuta a stare nella realtà con delle consapevolezze nuove.

L’equilibrio e’ come il cactus sul balcone…
…a volte ….cade

Verticali
Alessandra Ricci – Durata ‘6
Una ragazza, un giornale e un mondo capovolto.
Sottile, delicato, piano… Fai piano, ma non troppo piano, precario, respira… È L’EQUILIBRIO.
Papel adora stare in equilibrio sulle mani, si diverte a capolgere il mondo e ad osservarlo da un’altra prospettiva.
Danza, acrodanza, verticali e un giornale di carta, un amico gentile, simpatico ma piuttosto dispettoso.